Bulldog e alito cattivo. Suggerimenti per un alito più fresco

Aiuta la nostra comunità, condividi l'articolo

Bulldog e alito cattivo rappresenta un connubio con il quale ci si può trovare a combattere, specialmente se non si seguono delle corrette abitudini. La cosa da tenere presente è che non si tratta solo di un aspetto legato alla gradevolezza o meno dell’alito, ma dal fatto che spesso questo possa essere causato da qualche problema di salute come accade per noi umani.

Per questa ragione cercare di essere integerrimi nel crescere il nostro amico a quattro zampe, in questo caso il bulldog, è qualcosa che non solo ne preserva la freschezza dell’alito, ma anche la sua salute. Insomma, un cane che presenta un alito piacevole e per nulla cattivo ci garantisce che in quel momento questi stia davvero molto bene di salute.

Nel nostro articolo entreremo nel dettaglio di questo aspetto, in particolare di quali sono gli accorgimenti che si possono mettere in pratica per far sì che il bulldog non abbia un alito cattivo. Nello specifico si tratta di azioni che hanno valore solo dal momento in cui si ha chiara la motivazione dell’alito cattivo del proprio cane, così da intervenire nel modo più appropriato.

Le cause dell’alito cattivo nei bulldog

Bulldog sdraiato a terra con la lingua di fuori – Bulldog e alito cattivo

Rendersi conto della situazione dell’alito cattivo dei bulldog è abbastanza facile, dal momento che capiterà frequentemente di ricevere da loro una leccata in faccia. Non solo, anche nel caso facciano uno sbadiglio vicino a noi, o durante le ansimante dopo una corsa. La cosa essenziale è non sottovalutare mai questo problema, in quanto potrebbero esserci sia patologie dentali, che patologie ben più serie. Vediamo adesso le “cause principali dell’alito cattivo nel bulldog”.

Patologie dentali e orali

Abbiamo appena accennato alla possibilità che l’alito cattivo dei bulldog possa essere legato a patologie che riguardano la bocca. Nello specifico si intende la presenza di tartaro sui denti, di gengiviti o anche ascessi. Le cose funzionano proprio come noi umani, i denti dei cani sono interessati dalla placca batterica, la quale porta molti germi che hanno come risultato la nascita delle patologie dentali descritte in precedenza.

Teniamo presente che, in alcuni casi, l’alitosi potrebbe essere accompagnata anche da manifestazioni come gengive sanguinanti e salivazione eccessiva. La razza influisce molto sull’incidenza di queste problematiche, Per esempio i cani di taglia piccola a causa della conformazione della testa presentano denti più piccoli e che si trovano tra loro molto vicini. Questa conformazione facilita la formazione di carie batteri.

Partiamo dal presupposto che, quando al cane puzza l’alito, ci sono alla base abitudini alimentari scorrette. In alternativa, una ragione può essere legata ad una scarsa o assente igiene orale. La cosa non è poi così strana, infatti, è purtroppo noto che pochi padroni si occupano del lavaggio dei denti del proprio cane. A essere spesso motivo di scarsa igiene è la difficoltà che i padroni incontrano nel lavare i denti ai cani, che non staranno fermi a farsi fare questo lavaggio.

Altri motivi per l’alitosi dei bulldog

Altre cause che possono essere motivo di alito cattivo nel cane sono rappresentate dalla presenza nell’animale di patologie più serie. Si tratta di malattie che solo il veterinario è in grado di diagnosticare. La principale patologia che è veicolo di alito cattivo nei bulldog è il diabete mellito.

Altre situazioni possono essere la presenza di patologie renaligastriche e/o epatiche e anche sintomatologiche (come per esempio inappetenza, stipsi, diarrea, a altre). Vi sono casi in cui l’alito cattivo del bulldog possa essere causato da malattie polmonari o presenza di tumore in bocca gola.

Bulldog e alito cattivo: cosa fare

Bulldog Francese che mangia i croccantini dalla ciotola – Bulldog e alito cattivo

Dopo aver fatto un’accurata analisi di cosa possa generare l’alito cattivo nei bulldog, e di cosa esso risulti essere un importante campanello di allarme, vediamo come trattare il problema una volta che si è manifestato. Ci sono due strade che rappresentano un aiuto eccellente per questo problema, la prima è sicuramente quella di cambiare completamente la dieta alimentare del cane cercando di indirizzarlo verso quella giusta. L’altra è quella di richiamare l’attenzione di un veterinario nel caso fosse necessario.

Alimentazione e mangimi

Cominciamo dalla dieta alimentare, cercando di capire cosa va bene e cosa no per i nostri amici bulldog. Le crocchette ad esempio, quelle giuste per razza e taglia, sono un elemento molto importante. Infatti, grazie al fatto di godere di una ottimale azione abrasiva, favoriscono una buona pulizia dei denti. I cibi umidi invece, per essere più chiari si parla delle classiche scatolette per cani, hanno come caratteristica quella di  attaccarsi ai denti dell’animale andando a favorire l’insorgere della placca.

| Potrebbe essere di tuo interesse conoscere: I 15 migliori dolcetti per cani sani per i Bulldog francesiI 15 migliori dolcetti per bulldog inglesi

Negli ultimi tempi si è fatto molto per la “pulizia dei denti dei bulldog” e dei cani in generale, mettendo a disposizione integratori composti da alghe da aggiungere direttamente al cibo, che per mezzi degli enzimi di cui sono ricchi aiutano a dissolvere il tartaro. Non solo, hanno anche la funzione di contrastare la ricomparsa.

Resta comunque una pratica ben accetta anche quella di utilizzare il più comune dei sistemi, ovvero dentifricio spazzolino. Per questo tipo di approccio però, è necessario che si sia cominciato già da quando erano cuccioli, in quanto in età adulta è poco probabile che i bulldog stiano passivi nel farsi lavare i denti.

Intervento del veterinario

Quando si deve chiedere l’intervento del veterinario? In linea di massima “sempre”, in quanto l’alito cattivo non è detto che possa essere dovuto solo alla presenza di tartaro. Come infatti abbiamo già detto in precedenza, possono esserci patologie specifiche, che il veterinario è in grado di diagnosticare. Ad ogni modo, se il veterinario riscontra nel cane placca tartaro, egli può procedere con una detartarizzazione avvalendosi di apparecchiature ad ultrasuoni.

È ovviamente un tipo di intervento che si fa sotto anestesia! Per questo motivo, molti padroni non sono propensi a questo tipo di intervento veterinario. Specialmente quelli che hanno un cane anziano, dove quindi è presente la paura che il cane non regga un’anestesia. In genere i padroni optano per un intervento di questo tipo quando portano il cane a sterilizzare. Visto che comunque dovrà essere anestetizzato per l’intervento, si opta per far fare al cane anche una accurata pulizia dei denti.

Lascia un commento