Capita spesso di sentire parlare di inseminazione artificiale ma poche volte tale argomento riguarda gli animali. In realtà anche il cane può essere sottoposto a tale trattamento. Ma, perché i Bulldog inglesi devono essere inseminati artificialmente? Molti di coloro i quali desiderano acquistare o adottare un cane di tale razza si saranno posti tale domanda nella speranza di trovare risposta.
Molte sono le informazioni da cercare e quindi da apprendere. E nello specifico è molto importante ad esempio sapere quando è indicato farla, quanti tipi di inseminazione artificiale esistono e come avviene nel cane femmina. Ma non solo, prima di prendere una decisione è anche importante conoscere quali sono i fattori di rischio e qual è la percentuale di successo.
Tutte informazioni da considerare molto importanti e di cui occorre essere in possesso prima di prendere la decisione di sottoporre il proprio cane all’inseminazione artificiale. Per entrare in possesso di tali informazioni basterà rivolgersi a persone specializzate nel settore, ma non solo. Anche il mondo del web potrebbe rivelarsi di grande aiuto nel soddisfare tutti i dubbi e le curiosità.
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Cosa significa inseminazione artificiale e perché i Bulldog inglesi devono essere inseminati artificialmente
A tutti sarà sicuramente capitato almeno una volta nella vita di aver sentito parlare di inseminazione artificiale, ma poche volte tale complesso argomento avrà sicuramente riguardato il cane. Chi desidera acquistare o adottare un Bulldog inglese ne avrà sicuramente sentito parlare, ma perché i Bulldog inglesi devono essere inseminati artificialmente?
Prima di tutto occorre precisare che con l’espressione inseminazione artificiale si fa nello specifico riferimento ad una particolare metodica che consente di depositare, nell’apparato riproduttore femminile, gli spermatozoi. Quando farlo? Nel momento considerato più adatto per poter favorire una gravidanza.
Vi sono alcune particolari condizioni in cui l’inseminazione artificiale è indicata per il cane. E nello specifico tra queste condizioni vi troviamo una particolare difficoltà fisica a causa della quale il cane non può accoppiarsi in modo naturale. Oppure ancora nei casi in cui il maschio o la femmina per paura o timidezza rifiutano l’accoppiamento. Oppure nel caso in cui la femmina abbia un carattere dominante che non le permette di accettare il maschio. L’inseminazione artificiale nel cane è anche indicata per escludere che possa verificarsi la trasmissione di malattie veneree.
Caratteristiche del cane riproduttore
Quali sono le caratteristiche di cui dovrà essere in possesso il cane riproduttore? Queste sono diverse e nello specifico, dovrà essere:
- In grado di far nascere figli che dovranno essere in grado di procreare in modo naturale;
- In grado di generare prole naturalmente;
- Liberi da malattie trasmissibili a livello genetico.
È importante che si riesca a selezionare oppure migliorare quelli che sono gli standard di razza. Per tale motivo è consigliato fare una selezione attenta dei cani riproduttori.
I fattori che determinano il successo dell’inseminazione artificiale nel cane
Da cosa dipende il successo dell’inseminazione artificiale nel cane? La risposta in realtà è semplice, e nello specifico è legata a “tre diversi elementi”. Il primo è la qualità dello sperma del maschio, il secondo è l’accurata pianificazione dell’inseminazione e per finire l’ultimo elemento è la sede di deposito del seme.
Proprio parlando del seme del maschio è possibile dire che questo può essere di tre tipi ovvero fresco, refrigerato oppure congelato. E di preciso, quando si parla di seme fresco si fa riferimento al seme che viene raccolto e subito depositato in quanto fuori dalle vie genitali, e nel caso in cui non venga conservato a 37°, ha una breve sopravvivenza.
Quando invece si parla di seme refrigerato si fa riferimento ad una tipologia di seme che viene in un primo momento valutato al microscopio e successivamente conservato per un massimo di 3 giorni, ovviamente se trattato in modo opportuno. In ultimo vi troviamo il seme congelato il cui utilizzo è indicato ad esempio nel caso in cui il seme appartenga ad un cane non più in vita ma comunque di un grande valore genetico. Oppure ancora consente di poter ottenere il seme di un soggetto distante o impegnato in attività sportiva.
In ogni caso il consiglio, prima di sottoporre il proprio cane alla fecondazione assistita, è sempre quello di valutare per bene il seme da utilizzare. E soprattutto valutare la vitalità e la motilità degli spermatozoi, quello che è il loro aspetto quantitativo e morfologico ed infine verificare anche gli aspetti macroscopici e qualitativi del seme. E quindi il volume, il colore, pH ecc.
Perché è importante sottoporre la femmina ai controlli
Oltre che per il maschio è anche molto importante procedere sottoponendo la femmina a dei controlli prima dell’inseminazione artificiale o dell’accoppiamento. La cagna dovrà essere sottoposta al “dosaggio del progesterone“ e allo “striscio vaginale“ da parte di un veterinario esperto.
“Solamente in questo modo sarà possibile individuare l’ovulazione e quindi, di conseguenza, poter pianificare l’inseminazione artificiale“. Se l’obiettivo è quindi quello di ottenere successo, e di preciso poter ottenere una gravidanza, ecco che allora bisognerà eseguire il monitoraggio del calore.
Varie tipologie di inseminazione e percentuale di successo
Esistono varie tipologie di inseminazione, e tra queste è possibile ad esempio menzionare quella vaginale e quella intrauterina. Nel primo caso, e quindi quando si parla di inseminazione vaginale, si procede effettuando la deposizione del seme in vagina e più di preciso vicino alla cervice.
Nel secondo caso invece, e quindi in caso di inseminazione intrauterina, il seme viene depositato in utero direttamente. In questo modo gli spermatozoi non dovranno attraversare la cervice. E quindi anche gli spermatozoi considerati di scarsa qualità avranno una maggiore opportunità di fecondare gli ovociti.
In entrambi i casi si tratta comunque di procedure di breve durata, solo pochi minuti, e poco invasive. Nel caso di concepimento con inseminazione intrauterina è inoltre importante precisare che il tasso di successo del concepimento è compreso tra il 70 e il 95%.
I fattori di rischio? A tale domanda è possibile rispondere affermando che la cagna non dovrà essere sottoposta ad alcun trattamento particolare e nessuna sedazione. E il tutto, come affermato poc’anzi, durerà davvero molto poco.