Avere un bulldog francese nella propria casa significa riempirla di amore e tanta allegria, ma quando si sceglie l’amico a quattro zampe che fa parte della propria vita è fondamentale fare molta attenzione. Per questo motivo oggi Vogliamo parlare del bulldog francese blu, sfatare diversi miti e rispondere ai principali dubbi su questa varietà di razza.
In questo articolo parleremo quindi del bulldog francese blu: Finalmente scoprirai se questa particolare varietà è accuratamente regolamentata e quali possono essere le sfide che il padrone di un bulldog francese blu dovrà affrontare.
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Il Bulldog francese blu
Iniziamo con il dire che la legge italiana definisce un cane ” di razza” solamente se ha il pedigree, un cane senza pedigree viene per legge definito un meticcio. Questo significa che un Bulldog che non rispetta determinati standard di razza non può avere un determinato pedigree. Il Bulldog francese blu non appartiene allo standard di razza per cui è un cane che non può avere il pedigree e e che nasce Essenzialmente per soddisfare le esigenze del mercato, in quanto il colore del pelo lo rende ancora più bello e accattivante.
Di solito il Bulldog francese blu arriva dai paesi dell’Est, in cui non vi è alcuna selezione rigorosa e si pensa maggiormente all’aspetto commerciale piuttosto che alla salute del cane. In Italia Invece si è creata una vera e propria divisione, tra chi tiene a rispettare assiduamente gli standard di razza e chi invece non lo fa. Mentre i primi sconsigliano vivamente di acquistare un bulldog francese blu, in quanto non ritengono corretto fai pagare a una persona un cane che per definizione è meticcio allo stesso prezzo di un cane con il pedigree, i secondi tendono a sostenere la vendita di questa variante.
Il problema di avere un bulldog francese blu
Quando si sceglie di prendere un bulldog francese, il problema ovviamente non è economico o commerciale, ma riguarda essenzialmente la salute del bulldog francese blu. Il per poter creare questo standard di razza bisogna Infatti operare delle modifiche genetiche che vanno a creare un mantello che è a tutti gli effetti una diluizione del colore nero.
Noi lo chiamiamo blu ma effettivamente è un colore grigio e deriva dalla mutazione del locus D, che interviene proprio sulla pigmentazione del mantello del cane. Nel bulldog francese blu il pigmento va a distribuirsi in modo da diminuire l’assorbimento della luce da parte del pelo e dando quindi al cane un mantello dal colore nero diluito che prende proprio il nome di blu.
La questione di avere o meno un bulldog francese blu non è legata a un aspetto estetico, quanto al fatto che modificare la genetica del cane può portarlo ad avere diversi problemi di salute.
Problemi di salute
Portare a casa un bulldog francese blu vuol dire spesso e volentieri ricevere un cucciolo che ha un costo minore rispetto a un cane con un pedigree, ma spesso e volentieri un costo più basso significa anche un minore attenzione da parte dell’allevatore, per non parlare del fatto che l’insistenza dell’uomo a voler creare una mutazione genetica che porti questo cane ad avere il pelo di colore blu lo porta ad avere diversi problemi di salute.
Un bulldog francese blu ha una maggiore tendenza a soffrire di problemi di salute come la presenza di pelle rugosa e indolenzita, dermatite, diverse reazioni allergiche ma anche problemi più gravi come la palatoschisi, la malattia di von willebran e il mega esofago, tutti i problemi di salute molto gravi.
Quanto costa un bulldog francese blu
Il discorso del prezzo quando parliamo di un cane di questo tipo è davvero molto delicato. Nella pratica, quanto dovrebbe costare un bulldog francese blu, un cane quindi senza pedigree?
Molti allevatori ritengono che il suo prezzo dovrebbe essere uguale a “zero”, proprio perché sono cani meticci e con diversi problemi di salute, per non parlare della questione etica. Scegliere un bulldog francese Blu significa alimentare il traffico di cuccioli esotici e andare quindi contro la legge.
Di solito questi cani vengono importati da Nitra, un paese della Slovacchia molto famoso per il traffico illecito di cuccioli di meticcio. La legge italiana in ogni caso punisce penalmente la vendita ma anche l’acquisto di cani di razza che non hanno un pedigree riconosciuto ENCI/FCI. Scegliere un cucciolo di Bulldog francese blu potrebbe essere quindi non solo una scelta poco etica ma anche molto costosa.
I colori di bulldog francese riconosciuti dagli standard
Una volta capito quindi che il Bulldog francese blu non è la scelta che fa per te è più che normale chiedersi quali siano invece i colori standard riconosciuti.
In questo paragrafo analizzeremo insieme i quattro colori standard del bulldog francese e le loro principali caratteristiche.
Il bulldog francese fulvo viene ammesso dallo standard in tutte le sue gradazioni, che vanno da un colore tendente al sabbia fino al Rosso fulvo. Possono avere una maschera nera ma il tartufo e le labbra devono essere anch’essi neri.
Un bulldog francese Bringè è un cane dalla colorazione nera o tigrata. Caratterizzato da una base furba e una parte tirata di colore nero, lo standard ne accetta tutte le gradazioni e anche la presenza di qualche macchia bianca sul petto.
Il Bulldog francese bianco fulvo è un cane con base fulvo e Presenza di macchie bianche particolarmente marcate. Lo standard preferisce la presenza di un bianco molto pulito senza la presenza di piccole macchie al suo interno.
Infine il Bulldog francese Caille è una varietà di bulldog bianco e nero. Essenzialmente è un cane Bringè, con la macchia bianca più o meno netta e una pigmentazione corretta nella parte intorno al naso e agli occhi.
Queste sono le quattro corrette varietà di bulldog francese che ti permetteranno di avere in casa un cucciolo con il colletto pedigree e una buona salute. Scegliere un bulldog francese blu è sempre un rischio che, una volta analizzati con attenzione i pro e i contro della questione, puoi decidere di correre oppure no. La decisione è ovviamente sempre la tua.