Disturbi respiratori nei Bulldog Francesi: come affrontare le sfide della brachicefalia

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I bulldog francesi sono tra le razze di cani più amate in assoluto per la loro simpatia e allegria, ma anche per tutto l’affetto che sono in grado di darci. Purtroppo i vostri momenti di felicità potrebbero essere guastati dai disturbi respiratori nei bulldog francesi, che non sono infrequenti.

Questo non significa che ti dovrai preoccupare, ma che semplicemente dovrai informarti il più possibile per capire al meglio come risolvere i disturbi respiratori nei bulldog francesi e quindi affrontare al meglio le sfide della brachicefalia.

Grazie a questa guida imparerai tutto ciò che serve sapere sui disturbi respiratori nei bulldog francesi, perché questi si presentano e ovviamente come poterli risolvere.

Che cos’è la sindrome brachicefalica?

Disturbi respiratori nei Bulldog Francesi

Brachicefalo: se non hai mai sentito questa parola può darsi che tu non ti sia informato abbastanza bene sul tuo piccolo amico peloso. Devi sapere infatti che i disturbi respiratori nei bulldog francesi sono causati proprio da questa sua caratteristica.

La brachicefalia è una particolare conformazione che fa parte solo di alcune razze di cani e si presenta con un muso schiacciato e la presenza di varie pieghe che, se presenti in eccesso, potrebbero ostruire le sue vie respiratorie, provocando quella che viene definita in gergo BAOS.

Il cosiddetto “sindrome brachicefalica” è un insieme di anomalie anatomiche che colpiscono i cani con questa conformazione cranica. Tra queste anomalie, le più comuni nei bulldog sono:

  1. Stenosi delle narici: Le narici del bulldog possono essere strette e ridotte, limitando il passaggio dell’aria e rendendo difficoltoso il respiro.
  2. Allungamento del palato molle: Il palato molle nei bulldog può essere più lungo del normale e ostruire parzialmente le vie aeree, causando rumori respiratori e difficoltà nel respirare.
  3. Ipertrofia delle tonsille e della laringe: A causa della conformazione del muso, i bulldog possono sviluppare un’infiammazione delle tonsille e della laringe, peggiorando ulteriormente la respirazione.

La BAOS altro non è che la sindrome ostruttiva delle prime vie respiratorie, è una particolare condizione patologica che è legata proprio alle caratteristiche dei cani brachicefali. Questa è ovviamente la condizione più grave in cui il tuo cane potrebbe trovarsi in caso di disturbi respiratori nei bulldog francese.

Le caratteristiche del cane brachicefalo

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Ma partiamo dall’inizio: se come abbiamo detto prima non hai capito molto bene che cosa sia un cane brachicefalo, è fondamentale fare questa particolare premessa che riguarda proprio le caratteristiche fisiche dei cani con questo particolare difetto.

Un cane brachicefalo è conosciuto per avere le ossa del cranio maggiormente sviluppate in larghezza, piuttosto che in lunghezza. Questo si traduce nel fatto che il cane avrà il muso che rimane schiacciato e non si protrae in avanti come nelle altre razze di cani. In pratica la punta davanti rimane molto vicino all’attaccatura degli occhi, caratteristica che li rende sicuramente molto simpatici ma che può portare a diversi problemi respiratori nei bulldog francesi.

Nel caso in cui infatti queste ossa si sviluppino eccessivamente in larghezza e vadano a compattarsi troppo sul davanti, si corre il rischio che le mucose interne, non trovando al tuo spazio, si vadano ad estendere verso le vie respiratorie.

A questo proposito è necessario che tu sappia che, sebbene queste caratteristiche possano presentarsi in maniera più lieve oppure più grave, non esiste un cane brachicefalico che non abbia le vie respiratorie deformate.

Questo è il motivo per cui devi sempre fare molta attenzione a questo aspetto quando pensi ai disturbi respiratori nei bulldog francesi.

Conseguenze fisiche

Abbiamo visto quindi quali sono le caratteristiche del cane brachicefalico, per capire appieno i disturbi respiratori nei bulldog francesi è fondamentale comprendere quali sono effettivamente le conseguenze legate a questa particolare anomalia.

Un cane brachicefalico può soffrire di una riduzione dello spazio per il passaggio dell’aria e quindi ovviamente generale disturbi respiratori nei bulldog francesi. Il cane potrebbe avere difficoltà sia durante l’inspirazione, che durante l’espirazione, movimenti che potrebbero richiedere uno sforzo muscolare alto e non più naturali per il suo organismo.

Non dimentichiamo inoltre che i cani utilizzano proprio il sistema respiratorio per regolare la loro temperatura interna, in quanto non sudano e utilizzano l’atto della respirazione per diminuire la loro temperatura. Questo significa che disturbi respiratori nei bulldog inglesi possono tradursi anche in problemi di altro tipo, come colpi di calore o addirittura difficoltà respiratorie.

Un’altra conseguenza della brachicefalia per quanto riguarda i disturbi respiratori nei bulldog francesi riguarda l’ispessimento delle mucose: essendo il passaggio dell’aria forzato, il corpo del cane dovrà fare uno sforzo superiore per permettere la respirazione e quindi le mucose entreranno a contatto con un flusso troppo forte di aria e potrebbero infiammarsi e ispessirsi.

Tutto questo va a generare un circolo vizioso che, oltre a generare disturbi respiratori nei bulldog francesi, potrebbe portare anche a patologie più gravi.

Come valutare i disturbi respiratori nei bulldog francesi?

Disturbi respiratori nei Bulldog Francesi

Arrivati a questo punto, siamo diventati ormai degli esperti di disturbi respiratori nei bulldog francesi, BAOS e brachicefalia, per cui non ci rimane che capire come poter valutare nel modo più corretto il problema e quindi essere più vicini alla soluzione.

Sicuramente il primo e più importante consiglio che ci sentiamo di darti è quello di rivolgerti a un professionista, meglio ancora se un veterinario specializzato in questo problema, a cui potrai quindi chiedere tutto ciò che ti serve sapere sui disturbi respiratori nei bulldog francesi.

Il veterinario farà quindi una valutazione oggettiva delle sue capacità respiratorie, utilizzando una speciale tabella che verifica lo stato dei disturbi respiratori nei bulldog francesi con un test sotto sforzo.

Andrà quindi ad osservare lo stato della sua respirazione prima e dopo un determinato sforzo fisico e potrà quindi confrontare i dati per farsi un’ idea più precisa dei disturbi respiratori nei bulldog francesi.

Quale terapia scegliere?

Una volta scoperta la presenza di disturbi respiratori nei bulldog francesi, resta quindi importante cercare di capire come comportarsi di conseguenza e quindi quale terapia adottare per far star meglio il tuo amico peloso.

Questa dovrà sempre essere affidata al tuo veterinario di fiducia, dipende sicuramente da molti fattori, come il risultato del test di cui abbiamo appena parlato, anche lo stato di gravità dei disturbi respiratori nei bulldog francesi.

Se quindi la condizione del tuo cane è particolarmente lieve non avrai bisogno di particolari terapie, è solo fare molta attenzione a non metterlo in condizioni che potrebbero aggravare i disturbi respiratori nei bulldog francesi, come può essere uno sforzo fisico eccessivo oppure lasciarlo per troppo tempo in ambienti ad alte temperature.

Nel caso in cui invece ci troviamo in condizioni più gravi in cui si ha quindi una BAOS diagnosticata, l’unica via consigliata è quella chirurgica, permetterà quindi di risolvere i problemi respiratori nei bulldog francesi aprendo le vie aeree e quindi permettendogli di respirare meglio.

Di solito i due interventi consigliati e considerati maggiormente efficaci sono la plastica delle narici e la riduzione del palato molle.

Cos’è la stenosi delle narici nei bulldog?

La stenosi delle narici è una condizione che colpisce i cani brachicefalici, ovvero quelli con un muso corto e schiacciato, come i bulldog. Si tratta di un restringimento delle narici che limita il passaggio dell’aria, rendendo difficile la respirazione. La stenosi delle narici è spesso una delle anomalie che compongono la cosiddetta “sindrome brachicefalica”, insieme all’allungamento del palato molle e all’ipertrofia delle tonsille e della laringe.

Sintomi della stenosi delle narici nei bulldog

I sintomi della stenosi delle narici possono variare in base alla gravità della condizione, ma solitamente includono:

  1. Respiro rumoroso e sibilante, soprattutto durante l’esercizio fisico o l’agitazione.
  2. Difficoltà a inspirare, con il cane che cerca di prendere fiato con la bocca aperta.
  3. Intolleranza all’esercizio fisico e affaticamento precoce.
  4. Cianosi, ovvero colorazione bluastra delle mucose, in caso di grave mancanza di ossigeno.
  5. Sincopi o episodi di svenimento in situazioni di stress o calore eccessivo.

Trattamenti per la stenosi delle narici nei bulldog

Se sospettate che il vostro bulldog possa soffrire di stenosi delle narici, è importante consultare un veterinario per una diagnosi accurata e una valutazione delle opzioni terapeutiche. Il trattamento dipenderà dalla gravità della condizione e dalla presenza di altre anomalie associate alla sindrome brachicefalica.

Le opzioni di trattamento per la stenosi delle narici includono:

  1. Gestione conservativa: In alcuni casi, è possibile gestire la stenosi delle narici attraverso misure conservative, come evitare l’esposizione al calore eccessivo, limitare l’esercizio fisico, mantenere il cane a un peso ideale e utilizzare un collare pettorale invece di un collare tradizionale per evitare ulteriore pressione sulle vie aeree.
  2. Intervento chirurgico: Nei casi più gravi, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere il restringimento delle narici. La chirurgia consiste nel rimuovere una piccola porzione di tessuto dalla narice per allargarla e facilitare il passaggio dell’aria. Questo tipo di intervento è solitamente eseguito da un veterinario esperto in chirurgia dei tessuti molli e può significativamente migliorare la qualità della vita del bulldog.

Allungamento del palato molle nei bulldog: sintomi, cause e trattamenti

L’allungamento del palato molle è una condizione comune nei cani brachicefalici, come i bulldog, a causa della loro particolare conformazione cranica. In questo articolo, parleremo dell’allungamento del palato molle, dei sintomi associati e delle opzioni di trattamento per garantire una vita sana e felice al vostro amico a quattro zampe.

Cos’è l’allungamento del palato molle nei bulldog?

Il palato molle è un lembo di tessuto situato nella parte posteriore della gola, che separa la cavità nasale dalla cavità orale. Nei cani brachicefalici come il bulldog, il palato molle può essere più lungo del normale, coprendo parzialmente l’apertura della laringe e ostacolando il passaggio dell’aria. L’allungamento del palato molle è una delle anomalie che compongono la cosiddetta “sindrome brachicefalica”, insieme alla stenosi delle narici e all’ipertrofia delle tonsille e della laringe.

Sintomi dell’allungamento del palato molle nei bulldog

I sintomi dell’allungamento del palato molle nei bulldog possono includere:

  1. Respiro rumoroso e sibilante, che peggiora durante l’esercizio fisico, l’agitazione o l’esposizione al calore.
  2. Difficoltà a deglutire, con possibile rigurgito di cibo o saliva.
  3. Tossire o “raclée”, soprattutto dopo aver mangiato o bevuto.
  4. Intolleranza all’esercizio fisico e affaticamento precoce.
  5. Apnee notturne o respirazione difficoltosa durante il sonno.

Trattamenti per l’allungamento del palato molle nei bulldog

Se il vostro bulldog presenta sintomi che fanno pensare all’allungamento del palato molle, è importante consultare un veterinario per una diagnosi accurata e una valutazione delle opzioni terapeutiche. Il trattamento dipenderà dalla gravità della condizione e dalla presenza di altre anomalie associate alla sindrome brachicefalica.

Le opzioni di trattamento per l’allungamento del palato molle includono:

  1. Gestione conservativa: In alcuni casi, è possibile gestire l’allungamento del palato molle con misure conservative, come evitare l’esposizione al calore eccessivo, limitare l’esercizio fisico, mantenere il cane a un peso ideale e utilizzare un collare pettorale invece di un collare tradizionale per evitare ulteriore pressione sulle vie aeree.
  2. Intervento chirurgico: Nei casi più gravi o quando le misure conservative non sono sufficienti, può essere necessario un intervento chirurgico per ridurre la lunghezza del palato molle e facilitare il passaggio dell’aria. La chirurgia viene solitamente eseguita da un veterinario esperto in chirurgia dei tessuti molli e può migliorare significativamente la qualità della vita del bulldog.

Ipertrofia delle tonsille e della laringe nei bulldog: cause, sintomi e soluzioni

L’ipertrofia delle tonsille e della laringe è una problematica che può colpire i bulldog a causa della loro conformazione brachicefalica. In questo articolo, parleremo delle cause, dei sintomi e delle possibili soluzioni per affrontare l’ipertrofia delle tonsille e della laringe nei bulldog.

Cos’è l’ipertrofia delle tonsille e della laringe nei bulldog?

Le tonsille sono piccole masse di tessuto linfatico situate alla base della lingua, mentre la laringe è un organo tubolare situato nella parte superiore delle vie aeree. Nei cani brachicefalici, come il bulldog, la conformazione del muso corto e schiacciato può causare un’infiammazione e un ingrossamento delle tonsille e della laringe, compromettendo la respirazione e il benessere del cane. Questa condizione è spesso associata ad altre anomalie della sindrome brachicefalica, come la stenosi delle narici e l’allungamento del palato molle.

Sintomi dell’ipertrofia delle tonsille e della laringe nei bulldog

I sintomi dell’ipertrofia delle tonsille e della laringe nei bulldog possono variare in base alla gravità della condizione e all’eventuale presenza di altre anomalie associate. Tuttavia, i sintomi più comuni includono:

  1. Respiro affannoso e rumoroso, che peggiora durante l’esercizio fisico, l’agitazione o l’esposizione al calore.
  2. Tossire, starnutire o emettere suoni simili a raclée, soprattutto dopo aver mangiato o bevuto.
  3. Intolleranza all’esercizio fisico e affaticamento precoce.
  4. Difficoltà a deglutire e possibile rigurgito di cibo o saliva.
  5. Respiro difficoltoso durante il sonno e apnee notturne.

Trattamenti per l’ipertrofia delle tonsille e della laringe nei bulldog

Se il vostro bulldog presenta sintomi che fanno pensare a un’ipertrofia delle tonsille e della laringe, è importante consultare un veterinario per una diagnosi accurata e una valutazione delle opzioni terapeutiche. Il trattamento dipenderà dalla gravità della condizione e dalla presenza di altre anomalie associate alla sindrome brachicefalica.

Le opzioni di trattamento per l’ipertrofia delle tonsille e della laringe includono:

  1. Terapia medica: Nei casi meno gravi, il veterinario potrebbe prescrivere farmaci anti-infiammatori e antibiotici per ridurre l’infiammazione e combattere eventuali infezioni. È importante seguire attentamente le indicazioni del medico e somministrare i farmaci secondo le prescrizioni.
  2. Gestione conservativa: Come per altre anomalie brachicefaliche, è importante adottare misure conservative per ridurre lo stress sulle vie aeree del vostro bulldog. Queste includono evitare l’esposizione al calore eccessivo, limitare l’esercizio fisico, mantenere il cane a un peso ideale e utilizzare un collare pettorale invece di un collare tradizionale per evitare ulteriore pressione sulle vie aeree.
  3. Intervento chirurgico: Nei casi più gravi o quando le misure conservative e la terapia medica non sono sufficienti, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere le tonsille ingrossate o correggere eventuali anomalie della laringe. La chirurgia viene solitamente eseguita da un veterinario esperto in chirurgia dei tessuti molli e può migliorare significativamente la qualità della vita del bulldog.

Prevenzione dell’ipertrofia delle tonsille e della laringe nei bulldog

Sebbene non sia sempre possibile prevenire l’ipertrofia delle tonsille e della laringe nei bulldog, è importante adottare alcune misure per ridurre il rischio di questa condizione:

  1. Controllare regolarmente le vie aeree del vostro bulldog e consultare un veterinario se notate sintomi di difficoltà respiratoria o infiammazione.
  2. Mantenere il vostro bulldog a un peso ideale e garantire una dieta equilibrata e un esercizio fisico adeguato.
  3. Evitare l’esposizione prolungata al calore e all’umidità, che possono aggravare i problemi respiratori nei cani brachicefalici.
  4. Utilizzare un collare pettorale invece di un collare tradizionale per ridurre la pressione sulle vie aeree durante le passeggiate.

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